11 settembre. Una "diada" imprescindibile per conoscere Barcellona e la sua storia
- Vasco Rialzo
- 13 set 2018
- Tempo di lettura: 2 min
Settembre è un mese ideale per visitare Barcellona. Clima mite, un po' meno gente rispetto all'estate, una celebrazione unica e importante. L'11 settembre è la Giornata nazionale della Catalogna, meglio nota come Diada de l’Onze de Setembre. Un evento tanto sconosciuto ai turisti quanto profondamente sentito dai catalani, perché commemora la caduta di Barcellona nella Guerra di Successione.

PARC DE LA CIUTADELLA E FOSSAR DE LAS MORERES PRIMA DI TUTTO
Nella mia guida Barcellona senza vie di mezzo ho così scritto: "Risale, infatti, a quel giorno del 1714 la caduta di Barcellona. Divenuto poi festa nazionale catalana. Che comporta, in città e un po’ in tutta la Catalogna, un messaggio del Presidente, offerte floreali, concerti, manifestazioni, mostre, eventi di vario genere. A Barcellona molte attività si concentrano nel Parc de la Ciutadella. Nonché nel Fossar de les Moreres. Dove partecipano numerosi artisti locali. Primi fra tutti musicisti e cantanti e scrittori. Che celebrano la festa nazionale con musica e letture."

LA TRISTE CADUTA DI BARCELLONA SI CELEBRA A MO' DI FESTA
Benché si celebri un evento dal sapore amaro, "... è un giorno di festa. E, insieme, di rivendicazione. Di storia e sentimento locale. D’autonomia. Sentito moltissimo dai barcellonesi e dai catalani, tutti. Mantenuto vivo dal sangue versato in passato. Dai soprusi imposti dall’alto. Dai divieti, dalle abolizioni, dal dominio."

UN "NO" CHE VA INTERPRETATO E CAPITO, COME LA DIADA STESSA
Nella guida attribuisco un "no" a questa data e alla sua celebrazione. Un "no" paradossale, che non si riferisce al fatto in sé, quanto alla non conoscenza, al non sentire e al non capire dei turisti dinanzi alla sua forza storica, sociale e politica. Da lì il mio "no", che ho spiegato con queste poche righe: "Una volta, mi trovai a Barcellona proprio in quella data. Ero lì per caso. E decisi, in punta di piedi, di provare a capire qualcosa in più, dell’11 settembre catalano. Ne parlai con amici barcellonesi. E, nonostante le loro spiegazioni, gli aneddoti, i racconti, compresi che non ne avrei mai fatto veramente parte. Il sentimento d’autonomia, storico e sempre vivissimo, fa parte dei catalani. E, credo, per niente dei tanti turisti, italiani ma non solo, che visitano Barcellona. Magari proprio a cavallo dell’11 settembre."

LA DIADA APPARTIENE AI CATALANI E NON AI TURISTI, MA...
Ho concluso il mio testo così: "Perciò la Diada è un no. Perché è decisamente roba loro. Dei catalani. E non dei turisti. Troppo 'cioccolatai' per capirne il vero significato. Me incluso, ovviamente."

... BASTA POI "STUDIARE" UN PO' PER AVVICINARSI A QUESTO EVENTO
Per chi, contrariamente a quanto ho scritto nella guida, volesse approfondire il tema, divenuto ancora più scottante e delicato dopo i recenti fatti politici che hanno interessato Barcellona e la Catalogna, consiglio caldamente di leggere con attenzione l'articolo, chiaro ed efficace, che lo storico contemporaneo Steven Forti ha scritto sul tema. Così, se mai vi troverete a Barcellona durante la celebrazione della Diada, forse capirete qualcosina in più di ciò che avrete letto malvolentieri sulla vostra sgualcita e scontata Lonely Planet. Bona diada a tothom! (anche se in realtà è già passata).

Spazio social
Commentaires