Lo sapevate che a Ibiza splende un nuovo sole?
- Vasco Rialzo
- 28 feb 2019
- Tempo di lettura: 2 min
È quello dell'artista di strada SpY che, in pieno centro città, ha installato un enorme sole dorato ricavato da decine di coperte termiche d'emergenza. Le stesse usate nei salvataggi dei migranti. Un'opera luminosa e spendente come l'isola che la ospita, che porta con sé un forte messaggio di speranza.
L'artista madrileno SpY è intervenuto con la sua opera in occasione del BLOOP International Proactive Art Festival, tenutosi sull'isola dal 23 agosto all'8 settembre dello scorso anno.
Un evento internazionale di grande richiamo e di forte impatto artistico, che ha visto SpY impegnato nella realizzazione di un'idea dotata di una luce unica e straordinaria così come i profondi significati che racchiude.
Il tema del Festival era la speranza e SpY così lo ha voluto interpretare. Un sole, un grande sole del diametro di quindici metri, dorato e riflettente, i cui colori e la stessa temperatura variano al variare dell'esposizione diretta al sole, quello vero. Un suggestivo gioco di lucentezza e riverbero, che dona bellezza e invita alla riflessione.
Per realizzarlo SpY ha utilizzato le coperte termiche che si usano durante le operazioni di salvataggio. E che, grazie alla sua opera, si sono fatte simbolo delle migrazioni di massa e delle speranze, spesso vane e fragili, che si portano dietro.
Facendo qualche ricerca, ho trovato queste parole di SpY, che riassumono splendidamente il senso della sua installazione: “Il concetto stesso del cerchio è concepito come origine e destinazione, un faro, il sole che può dare e togliere la vita, installato su un'isola come Ibiza che, allo stesso tempo, riflette una costante dicotomia di bellezza e banalità”.
Se l'Ibiza che da sempre adoro già andava ben oltre la sua banale e stereotipata immagine di isola plastificata ed effimera, ora grazie al prezioso contributo di SpY s'è ulteriormente arricchita di un significato di autenticità e concretezza che la rende ancora più bella e affascinante. E, a maggior ragione, un luogo da conoscere sempre più con profondo rispetto e squisita delicatezza. Non vedo l'ora di tornarci.
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